La tv e il libro

Luca Ortolano
Luca Ortolano

Accendo poco la tv.

Molto poco.

Diciamo che la accendo se c’è proprio un bel film, di quelli che mi piacciono (e di cui non ho già il DVD, ovviamente), o qualcosa di culturalmente interessante. Per le notizie, cerco le mie fonti direttamente su internet. Cerco Fonti che non siano inquinate da una visione interessata, magari addirittura politica.

Il libro, invece, mi piace. Mi è sempre piaciuto, che sia di narrativa, saggistica o biografia, mi mette comunque in condizioni di “viaggiare”, con la mente o con lo spirito. Esplorare nuovi mondi, nuove possibilità. Conoscere il pensiero che ha fatto grandi le persone.

Anche la divulgazione scientifica è buona per aprire la mente verso nuove direzioni.

Inoltre, il libro, ad esclusione di quelli scritti da politici e giornalisti (per ovvi motivi), ti da la possibilità di creare uno spirito critico. E comunque, leggendone abbastanza, sentendo abbastanza campane (anche discordanti), hai sempre la possibilità di crearti un’idea tua.

Creare è sempre una cosa buona. Siamo nati creatori, e lo siamo in primis nella nostra mente.

La TV invece è una forma di comunicazione piuttosto violenta, troppo ansiogena e non lascia il tempo di formare una vera opinione. Ecco perché tramite la televisione si possono spingere le persone verso direzioni inimmaginabili. Ecco perché contribuisce a tenere le persone nell’ignoranza, mentre “altri” fanno i loro interessi. Per chiarirci, parlo sempre della TV “fintamente informativa” ma realmente “costrittiva”. In più, che senso ha occuparci di problemi e fardelli che sono al di là della nostra influenza, cose su cui non puoi fare assolutamente nulla? Finisce che semplicemente la tua anima si incupisce, il tuo spirito si fiacca e diventi ancora più schiavo.

Ecco perché leggere rende liberi, la TV rende schiavi. VIVI LIBERO!